Design

Più che una semplice ristrutturazione, è stato fatto un complesso lavoro di ricerca sull’uso di materiali e come trattarli con uno sguardo contemporaneo. I toni dominanti della casa sono le sfumature di grigio e il bianco calce. Interni in legno di rovere, cemento e pietra basaltite, infissi in ferro, intonaci in calce e argilla, lampade in fibra ottica, tende in pail e velluto. L’esterno è eseguito con tecniche di intonaco a rinzaffo, le mura sono realizzate a secco, con pietre grezze locali e pezzi recuperati del casale, travi in legno, sassi, pianelle in cotto fatte a mano: con il loro riutilizzo contestualizzato a un’operazione contemporanea, incastonati nella texture esterna, in un continuum perfettamente integrato nel territorio circostante.

In Rara Factory ogni elemento è collocato nello spazio per conferire un senso di vita propria, non di estetica fine e sé stessa.

Gli arredi sono nati dal rigore, dalla passione per la forma, dalla percezione dello spazio e la motivazione del vuoto, e soprattutto dai tagli di luce. Ma anche dal recupero e rielaborazione di pezzi di un trascorso artistico della host, scenografie e materiali creati nel corso del tempo per i propri spettacoli di teatrodanza. Il metodo e l’abilità nel reinventare ciascun elemento al mutare delle necessità, dona nuova identità al segno, valorizza l’ambiente e l’abitante che ne usufruisce.